Agire contro la violenza di genere, in Ateneo attivi quattro Sportelli
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Non è e non deve essere il tema di un solo giorno, anche così importante come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre. Per l’Università di Torino investire con determinazione nelle azioni per il contrasto alle discriminazioni, agli abusi e alla violenza di genere è una scelta strutturale, “perché proprio dalle istituzioni rivolte alla formazione – sottolinea il Rettore Stefano Geuna – devono arrivare segnali chiari e precisi”.
Anche per questo motivo, UniTo ha aperto – primo ateneo in Italia – quattro Sportelli Antiviolenza diffusi sul territorio. I centri sono gestiti in collaborazione con le operatrici dei Centri Antiviolenza E.M.M.A. Onlus e di Telefono Rosa Piemonte Torino e sono dislocati nel Campus Luigi Einaudi, a Palazzo Nuovo, nella Scuola di Management ed Economia (Ex Poveri Vecchi) e nel Campus di Agraria e Veterinaria di Grugliasco. Sono rivolti a tutte le studentesse, le ricercatrici, le docenti, le impiegate del comparto tecnico e amministrativo, le lavoratrici precarie e di ditte esternalizzate e, in generale, a tutte le donne.
Oltre agli sportelli sono attivi altri due servizi dedicati a cui rivolgersi in caso di molestie, violenze, mobbing e/o discriminazione: la Consigliera di fiducia e lo Spazio di ascolto. Quest’ultimo offre colloqui psicologici e di psicoterapia con specialisti/e e specializzandi/e del Dipartimento di Psicologia, erogati garantendo la massima tutela della privacy.
Per il 25 novembre
In occasione della Giornata internazionale, l'Università e il Politecnico di Torino organizzano una conferenza annuale sul tema della violenza di genere. Ideata dai Comitati Unici di Garanzia (CUG) di UniTo e Polito, si terrà il 27 novembre nella Sala Emma Strada del Politecnico di Torino, dalle ore 10 alle 13. Intitolata Formare per cambiare: educare alla non violenza, ha l'obiettivo di promuovere una sensibilizzazione sull’importanza dell’educazione alla non violenza e di presentare strategie educative e buone pratiche per incentivare una cultura del rispetto e dell'inclusione.
Durante tutto il mese di novembre, molti docenti stanno dedicando al tema una lezione, analizzando la questione secondo la propria prospettiva disciplinare. Circa 100 lezioni in tutti i dipartimenti, in cui verranno affrontati, tra gli altri, temi legati alla misoginia in rete, alla discriminazione economica e agli stereotipi di genere. Per l’edizione di quest’anno, hanno aderito ricercatori e ricercatrici delle più diverse discipline, dalla matematica alla psicologia, dalla chimica all’informatica, dall’archeologia all’economia.
Lunedì 25 novembre, nell’Aula Magna del Rettorato, si svolgerà, invece, l’evento di chiusura di PAUSE, un progetto interdipartimentale coordinato dal Dipartimento di Informatica che si pone l’obiettivo di rendere più tempestiva ed efficace la rilevazione dei fenomeni di violenza sulle donne attraverso l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale.
Si segnalano, ancora, il Laboratorio contro le discriminazioni per (r)esistere tra ricerca e accademia, il 28 novembre nell'Aula Principi d'Acaja del Rettorato, realizzato all'interno del progetto MINDtheGEPs. E l'open forum, il 27 novembre (online via Zoom), Advancing Gender Equality in Research: Insights & Synergies from the Elsevier 2024 Gender Report.
Un piano articolato
L’Ateneo ha attivato percorsi formativi specifici, servizi dedicati, nonché numerose iniziative di sensibilizzazione e, inoltre, ha partecipato a progetti di ricerca europei e nazionali sul tema contrasto a tutte le discriminazioni e violenze di genere. In particolare, nel 2023 ha introdotto due figure di garanzia preposte alla tutela dei diritti e alle politiche di inclusione: la delegata del Rettore per l’inclusione, le pari opportunità e le politiche di genere di Ateneo, Paola Cassoni, e la Gender Equality Manager, Federica Turco.
L'impegno è assicurato, inoltre, dalla presenza del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG), presieduto da Mia Caielli, e del CIRSDe (il Centro interdisciplinare di ricerche e studi delle donne e di genere), che nell’ambito del progetto MINDtheGEPs ha realizzato il Gender Equality Plan (GEP), con l’obiettivo di rimuovere le asimmetrie tra i generi, migliorare l’offerta formativa degli studi di genere e contrastare la violenza di genere. Tra le azioni del GEP in riferimento al contrasto alla violenza di genere, comprese le molestie sessuali, ci sono: il codice etico e il codice di comportamento, gli sportelli antiviolenza, il counseling psicologico e il servizio di ascolto, il futuro Safe space un luogo sicuro per le persone LGBTQIA+, la Consigliera di fiducia, le lezioni contro la violenza, il regolamento alias.
L'edizione 2024 del Bilancio Partecipativo di Ateneo si focalizza, infine, sul tema del benessere e del contrasto alla violenza con, tra le varie proposte in cantiere, I CARE: un progetto di formazione sulla violenza di genere dedicato a tutto il personale di UniTo.
Un insegnamento specifico
UniTo è stato il primo ateneo italiano ad attivare un insegnamento specifico dedicato al tema della violenza contro le donne dal titolo “La violenza maschile contro le donne: dal riconoscimento alla risposta operativa”.
Il corso, arrivato alla sua seconda edizione, si inserisce nell’ambito della convenzione che UniTo ha stipulato con l’associazione Telefono Rosa Torino con la collaborazione del CIRSDe e ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti conoscenze e competenze multidisciplinari sul riconoscimento, sul contrasto e sulla prevenzione del fenomeno della violenza di genere. L’insegnamento è erogato dal corso di laurea magistrale in Scienze amministrative e giuridiche delle organizzazioni pubbliche e private, ma è aperto a tutta la popolazione studentesca.