Salta al contenuto principale

I suoni delle neuroscienze all'Orto Botanico

Due installazioni di Vincenzo Guarnieri in occasione di CinemAmbiente
Temi dell'articolo
Articolo di Redazione
5 min
Orto Botanico

Martedì 3 giugno, alle ore 18, all’Orto Botanico dell’Università di Torino (Parco del Valentino, Viale Pier Andrea Mattioli 25), inaugurano le installazioni sensoriali Food Jam Session e Traspirazioni sonore proposte dall’Università di Torino in collaborazione con il Festival CinemAmbiente (5-10 giugno 2025), la rassegna cinematografica internazionale organizzata dal Museo Nazionale del Cinema con l'obiettivo di presentare i migliori film e documentari ambientali dell’anno giunto quest’anno alla ventottesima edizione.

Nell’ambito del progetto UniVerso, nella serra di duplicazione e sotto il vecchio albicocco dell’Orto botanico, saranno installate due opere originali del ricercatore e artista Vincenzo Guarnieri che dal 2005 si occupa di sostenibilità e di comunicazione della scienza con un approccio interdisciplinare che include anche l'arte. 

Food Jam Session. Il suono nella percezione del cibo

L’installazione propone un’esperienza sonora performativa che combina alimenti e bevande, volumi e frequenze. Ognuno può posizionarsi davanti a uno spartito e iniziare a improvvisare, variando i suoni a piacere con un semplice gesto. Il risultato è imprevedibile, una sorta di “minestrone sonoro” che può risultare appetitoso, disgustoso, caldo, freddo, dolce, amaro, pesante, leggero…

“Non mangiamo solo con la bocca, gli occhi, il naso e le mani, ma anche con le orecchie. Se pensiamo ai sensi coinvolti nella nostra alimentazione l’udito è all’ultimo posto. Eppure le neuroscienze stanno dimostrando che il suono influenza la percezione di ciò che mangiamo, beviamo, prepariamo in cucina e acquistiamo. Un suono può rendere un piatto più salato senza aggiungere sale o più dolce senza aggiungere zucchero. Possiamo illuderci che un prodotto sia sano per come suona mentre lo mastichiamo, mentre sfioriamo la sua confezione o addirittura mentre ne pronunciamo il nome. Queste conoscenze sono preziose per gli chef più attenti o per chi fa neuromarketing. Ma devono essere alla portata di tutti”, Vincenzo Guarnieri.

Su questo tema Vincenzo Guarnieri ha ideato e curato anche la mostra Food Sound - Il suono nascosto del cibo, visitabile al MUSE - Museo delle Scienze di Trento fino all’11 gennaio 2026.

Traspirazioni sonore. Il potere raffrescante dei suoni e degli alberi

L’installazione propone un’esperienza percettiva sotto il vecchio albicocco dell’Orto Botanico dove si sentono suoni particolari. Sono il frutto di una ricerca neuroscientifica che vuole studiare il ruolo dell’udito nella percezione della temperatura. Un suono può far sentire il caldo o il freddo, dipende dalle sue proprietà fisiche e da come viene elaborato dal cervello. In questo caso, i suoni sono stati prodotti con l’aiuto di un sistema di intelligenza artificiale per tentare di provocare una sensazione di fresco. Lo studio è ancora in corso e i visitatori possono farne parte. Una rigenerante doccia sonora per accorgersi della traspirazione delle piante.

“L’acqua evapora dalle foglie e assorbe calore, abbassando la temperatura dell’ambiente. È un fenomeno fondamentale ma invisibile. Come quello provocato da certi suoni che il nostro cervello trasforma in una sensazione di fresco. Gli alberi sono condizionatori naturali molto efficienti. Raffrescano l’ambiente circostante non solo grazie all’ombra delle loro chiome. La maggior parte dell’acqua assorbita dalle radici viene rilasciata sotto forma di vapore. Questo fenomeno si chiama traspirazione e avviene prevalentemente nelle foglie dove le molecole d’acqua assorbono calore e si liberano nell’aria, riducendo la temperatura ambientale. Si tratta di un servizio ecosistemico che le piante forniscono sempre. Però non ce ne accorgiamo perché è invisibile e gratuito”, Vincenzo Guarnieri.

“L’Università di Torino - dichiara la Prorettrice Giulia Carluccio - è orgogliosa di contribuire, attraverso il progetto UniVerso e in collaborazione con CinemAmbiente, a iniziative capaci di unire sapere scientifico, sperimentazione artistica e sensibilizzazione ambientale. Le installazioni di Vincenzo Guarnieri, ospitate in uno dei luoghi più suggestivi del nostro Ateneo, l’Orto Botanico, rappresentano un esempio virtuoso di dialogo tra scienza e società, tra neuroscienze e percezione, tra natura e tecnologia. Si tratta di esperienze che parlano a tutti e che rendono tangibili, attraverso i linguaggi del suono e dell’arte, tematiche centrali per la sostenibilità e il benessere collettivo. In questo modo, l’università rafforza il proprio ruolo di spazio aperto alla cittadinanza, capace di generare cultura e di stimolare una riflessione condivisa sul nostro rapporto con l’ambiente”.

“Siamo molto lieti di proseguire la collaborazione tra CinemAmbiente e Università di Torino - dichiara la direttrice del festival Lia Furxhi - che si arricchisce quest'anno di una location d'eccezione per esplorare, in piena città, il mondo naturale, qual è l'Orto botanico. Le due installazioni di Vincenzo Guarnieri sono perfettamente in sintonia con lo spirito del Festival CinemAmbiente, coniugando ricerca scientifica, innovazione ed elementi in grado di coinvolgere e incuriosire il pubblico, stimolandolo ad approfondire temi importanti per la comprensione dell'ambiente in cui viviamo”.

“Come Orto Botanico dell’Università di Torino – spiega la Direttrice Consolata Siniscalco - che è parte del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, siamo lieti di poter offrire al pubblico queste installazioni che si integrano con le piante presenti e con gli scopi degli orti botanici, tra ricerca scientifica sui servizi che le piante ci offrono e la loro percezione da parte delle persone. Grazie quindi a CinemAmbiente per questa opportunità di aumentare la consapevolezza sull’importanza del mondo vegetale”.

 

Food Jam Session, un progetto di Università di Torino-UniVerso con Orto Botanico dell’Università di Torino in occasione del 28° Festival CinemAmbiente, partner MUSE - Museo delle Scienze di Trento, Politecnico di Torino, CIMeC - Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. nell’ambito del progetto europeo Food on Film.

Traspirazioni sonore, un progetto di Università di Torino-UniVerso con Orto Botanico dell’Università di Torino in occasione del 28° Festival CinemAmbiente, in collaborazione con CIMeC - Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento, Università e Orto botanico di Parma, CSC – Centro di Sonologia Computazionale dell'Università di Padova dell’Università di Padova.

Info visita
Orto botanico dell’Università di Torino
Parco del Valentino, viale Pier Andrea Mattioli 25

Orari di apertura dal 4 al 15 giugno: da lunedì a venerdì ore 10-16; sabato ore 14.30-19; domenica ore 10-19. Ingresso gratuito dal 3 al 10 giugno. Ingresso ridotto dal 11 al 15 giugno