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Microrganismi e One Health: a Torino il futuro della difesa biologica delle piante

Ricercatori da tutto il mondo al XVII incontro IOBC-WPRS per promuovere soluzioni sostenibili e innovative in agricoltura
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One Health

Si è svolto a Torino, dall’11 al 14 giugno 2025, il XVII incontro del Gruppo di Lavoro IOBC-WPRS “Biological and Integrated Control of Plant Pathogens”, dal titolo “From single microbes to microbiomes targeting One Health”. L’evento è stato organizzato dai professori Davide Spadaro e Monica Mezzalama del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.

L’iniziativa ha richiamato 172 partecipanti da 27 Paesi dei cinque continenti, configurandosi come un appuntamento scientifico di rilievo internazionale per la comunità che si occupa di lotta biologica. Obiettivo dell’incontro è stato promuovere la cooperazione scientifica e favorire l’adozione di soluzioni sostenibili per la difesa delle colture, in linea con il principio “One Health”, che integra salute delle piante, dell’ambiente e dell’uomo.

Durante il congresso sono stati presentati 137 contributi scientifici: 5 relazioni su invito, 41 presentazioni orali, 42 flash talks e 44 poster. Grande attenzione è stata dedicata all’impiego di microrganismi per il controllo di malattie emergenti e complesse, in un contesto di cambiamento climatico. È stato inoltre approfondito il tema della collaborazione tra industria e mondo accademico, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e l’efficienza nella produzione e distribuzione di bioformulati. Sono stati presentati studi innovativi su nuovi agenti e metodi di lotta biologica e sui meccanismi che regolano le complesse interazioni tra microrganismi, piante e patogeni.

Tra i momenti salienti del convegno, la tavola rotonda “A winding road to biopesticides registration: bottlenecks and opportunities” che ha offerto un confronto aperto tra rappresentanti delle istituzioni europee, del mondo accademico, imprenditoriale e agricolo, evidenziando l’urgenza di semplificare i percorsi di registrazione dei bioformulati. Il dibattito ha messo in luce le principali sfide normative che il settore del biocontrollo affronta in Europa, in particolare i lunghi e complessi iter autorizzativi, spesso più lenti rispetto a quelli adottati in altri Paesi extraeuropei.

È emersa la necessità di aggiornare i regolamenti per stare al passo con i rapidi progressi scientifici, soprattutto per i bioformulati, che spesso non rientrano nelle attuali categorie regolatorie. Si è sottolineata l’importanza di definizioni chiare ma flessibili, per ridurre la burocrazia e promuovere l’innovazione senza compromettere la sicurezza. Tra le priorità indicate: accelerare l’approvazione delle sostanze a basso rischio e colmare i gap formativi con percorsi dedicati agli operatori agricoli e campagne di sensibilizzazione per i consumatori.

Il convegno ha valorizzato in modo particolare le giovani generazioni: tre giovani ricercatori sono stati premiati dalla Società Italiana di Patologia Vegetale (SIPAV), mentre l’organizzazione IOBC-WPRS ha sostenuto la partecipazione di quattro dottorandi. L’incontro si è concluso con un bilancio estremamente positivo, sia per la qualità dei contributi scientifici sia per il rafforzamento della rete di collaborazioni internazionali. Un successo per l’Ateneo torinese, sempre più protagonista nella promozione di un’agricoltura sostenibile, innovativa e orientata al futuro.