Nuove prospettive archeo-ecologiche sulle interazioni umane con l’avifauna

Si è concluso il 28 febbraio il workshop di quattro giorni del progetto AviArch – Avifauna in Archaeo-Ecological Networks, finanziato dall’ERC Consolidator Grant e coordinato dalla professoressa Beatrice Demarchi presso l’Università di Torino insieme a Lisa Yeomans dell’ Università di Copenhagen e Gabriele Gattiglia dell’Università di Pisa.
L’evento ha visto la partecipazione di 30 studiosi da Stati Uniti, Regno Unito, Danimarca,
Italia, Francia, Grecia e Italia, impegnati nell’analisi delle relazioni tra esseri umani e
avifauna nel passato. Il programma ha incluso interventi di esperti internazionali, esplorando temi quali l’archeologia del Pleistocene e Olocene nel Levante e in Anatolia, le relazioni tra transizione agricola e avifauna, e la paleoeconomia degli insediamenti minoici a Creta.
Sessioni pratiche su paleoproteomica e archeozoologia, svolte utilizzando anche le collezioni osteologiche del Dipartimento di Scienze della Terra, a cura di Marco Pavia, hanno affiancato discussioni metodologiche e sull’applicazione di strumenti digitali e intelligenza artificiale all’analisi dei resti aviani. Le giornate hanno approfondito il ruolo ecologico e sociale degli uccelli nelle società antiche, evidenziando come la loro interazione con gli esseri umani abbia influenzato la biodiversità e la resilienza degli ecosistemi nel tempo. Un'escursione di birdwatching al Parco del Valentino e Orto Botanico, a cura di Dan Chamberlain (DBIOS) ha permesso di osservare le dinamiche moderne di coesistenza tra uccelli e spazi urbani.
L’ultima giornata, dedicata alla sintesi archeoecologica, ha esplorato le prospettive future
della ricerca attraverso discussioni su banche dati digitali, network science e aspetti teorici,
culminando in gruppi di lavoro su nuovi indirizzi di studio. “AviArch offre una prospettiva interdisciplinare unica sulle interazioni tra esseri umani e avifauna, combinando archeologia, ecologia e scienze digitali per comprendere meglio il passato e il presente” – ha dichiarato il gruppo di lavoro.