In ricordo di Luca Bossi, studioso della diversità religiosa
Siamo impotenti di fronte alla realtà che crudelmente ci ha portato via Luca Bossi, un collega appassionato, uno studioso meticoloso, un amico fidato. Nella comunità di UniTo Luca è cresciuto, non solo formandosi e diventando un ricercatore ma anche mettendosi al servizio in ruoli organizzativi, di advocacy, di rappresentanza. Mancheranno le sue articolate riflessioni, mai banali, sempre rispettose e garbate, come era lui: un sociologo acuto e arguto nel cogliere dinamiche e processi dell’interazione sociale, in ambiti complessi come quelli della gestione della diversità.
Osservatore attento e curioso della realtà e dei suoi fenomeni, si è formato nell’ateneo torinese per poi conseguire il dottorato in Mutamento Sociale e Politico. Il suo lavoro sul campo religioso urbano ha messo in luce le qualità di chi unisce saperi diversi, coltiva interessi, coniugandoli con competenza, metodo e originalità. Il risultato è stato un lavoro ben apprezzato e premiato con il Prix de Faculté 2020 della Faculté de Théologie et Sciences Sociales des Religions dell’Università di Losanna. Qui ha svolto la sua tesi di dottorato in co-tutela, da cui sono derivati due volumi pubblicati nel 2024: Le religioni e la città. La governance locale della diversità. Collana del Dipartimento di Culture, politica, e socità Il Mulino, Bologna; Governare la diversità religiosa in Italia e nel Vaud. Stato e religioni alla prova del riconoscimento, Seismo, Genève-Zurich.
In questi giorni abbiamo letto numerosi apprezzamenti su Luca da parte di referenti delle comunità che studiava e da cui era riconosciuto e apprezzato per la sua onestà intellettuale, capace di costituire un ponte fra accademia e società civile.
Dal suo dottorato, abbiamo lavorato in numerosi progetti e attività di ricerca: ci accomunava la passione e la cura per le persone. Progetti e attività che abbiamo portato avanti in gruppo, un gruppo che lo stesso Luca aveva soprannominato giocosamente Dream team. Amava sottolineare la forza della collaborazione, la capacità di dare e non solo forma, ma anche sostanza ai contenuti politici e sociali necessari per dare risposte alle comunità che studiava. Un modo di svolgere ricerca mai dimenticando le persone, mettendole al centro, con una rara sensibilità ed empatia, ben apprezzata dai protagonisti del pluralismo religioso e della gestione dell’islam a livello locale, di cui si occupava, studiandolo sapientemente combinando conoscenze storiche, giuridiche e sociologiche.
Generoso nel mettersi al servizio della comunità accademica, presente in iniziative a livello locale, ha partecipato a numerosi progetti nazionali ed internazionali, raccontando processi e dinamiche del fare ricerca sull’islam in Italia.
Perdiamo uno studioso di valore, da tutti apprezzato per le qualità scientifiche ed umane, un collega sensibile, una persona interessata a tradurre la conoscenza scientifica in pratiche di convivenza, ben consapevole dell’importanza della trasmissione e circolazione del sapere, attività a cui si è dedicato come esperto di pluralismo religioso formando studenti, giovani e professionisti in attività di terza missione e public engagement.
Per ricordare la sua passione nel formare alla comprensione della storia e del valore del pluralismo culturale le giovani generazioni, sia come esperto per le scuole sia come studioso in numerosi corsi universitari e di dottorato, si è avviato il percorso per istituire un premio per Tesi di Laurea a lui dedicato. Un modo concreto per ricordarlo, in un aspetto che è stato centrale per il suo percorso umano e professionale.
Ci mancherà. Ci mancherai.
