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Torino capitale delle Universiadi: una storia lunga 66 anni

Come Olimpia per le Olimpiadi, la città della Mole è la sede permanente del braciere dei Giochi Mondiali Universitari, che qui sono nati nel 1959
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100 metri universiadi torino
La gara dei 100 metri maschili alle Universiadi di Torino 1959

Sessantasei anni e cinque edizioni. La storia della Universiadi, che oggi si chiamano Giochi Mondiali Universitari, è legata fin dalle origini alla città di Torino, dove tutto ebbe inizio nel 1959. Fu infatti il dirigente sportivo torinese Primo Nebiolo ad avere l’idea di organizzare una competizione sportiva dedicata a studenti delle università di tutto il mondo: alla guida del CUS Torino, il Centro Universitario Sportivo torinese, dal 1947, riuscì a portare in Piemonte oltre 1400 atleti provenienti da 43 paesi di tutti i continenti, un segno di speranza e di riconciliazione internazionale nel mondo rigidamente diviso in blocchi della guerra fredda. La manifestazione si sarebbe dovuta tenere a Roma, sede designata delle Olimpiadi del 1960, ma gli impianti non erano pronti, mentre Torino poté sfruttare le strutture che aveva già costruito per celebrare il centenario dell'Unità d'Italia del 1961. Fu in quell’occasione che venne creata la bandiera con la "U" semicircondata da cinque stelle degli stessi colori dei cerchi olimpici (blu, giallo, nero, verde e rosso), che rappresenta la FISU, la Féderation International du Sport Universitaire fondata nel 1948, che ancora oggi organizza i giochi universitari. Sempre nel 1959 venne adottato come inno ufficiale il Gaudeamus igitur, tradizionale canzone accademica che risale al XIII secolo, nata come canto giocoso degli studenti che celebrano la giovinezza e la libertà di viverla pienamente godendo di ogni attimo, nella tradizione del Carpe Diem oraziano.

L’Universiade dell’estate 1959 fu un grande successo per il comitato organizzatore locale guidato da Nebiolo, che ebbe un ruolo fondamentale nell’orientare il futuro del movimento sportivo universitario verso una dimensione internazionale. Da allora, la FISU ha organizzato trentun edizioni dei Giochi Mondiali Universitari Estivi, mentre Torino 2025 rappresenta la trentaduesima edizione dei Giochi Invernali, a un anno dalle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. 

Se l’Italia è il Paese che ha ospitato più edizioni delle Universiadi (dodici), Torino ha il primato della città a cui è  stato assegnato il maggior numero di edizioni: quattro, delle quali due estive (1959 e 1970) e due invernali (2007 e 2025), mentre nel 1966 Sestriere, comune della provincia torinese, ha ospitato la quarta Universiade invernale.

Lo sport universitario, per questa gloriosa tradizione, è dunque di casa a Torino, che è anche la sede permanente del braciere delle Universiadi, come Olimpia lo è per i Giochi Olimpici: ogni città che ospita l’Universiade estiva o invernale, infatti, accende la sua "Fiamma della Conoscenza" proprio nel Rettorato dell’Università di Torino, nella storica sede di Via Po. Il viaggio della Fiaccola parte quindi sempre dal nostro Ateneo, e dal Piemonte attraversa il mondo passando nelle mani dei vari tedofori fino ad arrivare nella città ospitante scelta dalla FISU. Quest'anno, però, dopo aver toccato, tra le altre città, Bruxelles, Rabat, Roma, New York e Losanna, ieri, 13 gennaio, la Fiaccola è tornata a Torino: alla fine della Cerimonia di Inaugurazione al PalaInalpi Giorgio Chiellini, ultimo tedoforo, ha acceso il drone che si è poi alzato in volo verso Piazza Castello, per illuminare il braciere della 32ª edizione dei Winter University Games.

oggetti mostra Passion and Sport through time

Chi volesse ripercorrere la storia dei Giochi, l’evoluzione degli sport invernali e il loro impatto sulla cultura globale può visitare la mostra Passion and Sport through time allestita presso l’Archivio di Stato in piazzetta Mollino 1, che rappresenta il punto istituzionale e di accoglienza per le delegazioni e il pubblico. Un percorso tra innovazione e tradizione, attraverso gli oggetti che raccontano le origini e gli sviluppi della manifestazione, dal braciere originale ai cimeli storici, fino all’evoluzione del design della Fiaccola, delle medaglie e del logo di Torino 2025.

La mostra è aperta tutti i giorni, dalle 10:00 alle 18.30, dal 10 al 23 gennaio, con ingresso libero.

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