Come parlano i muri di una città
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Graffiti, scritte, street art: i muri di una città raccontano gli umori, gli slanci e anche le marginalità di una realtà urbana. Diceva Roland Barthes “Il muro, si sa, attira la scrittura” e un vecchio adagio recitava “Muri puliti, popoli muti”.
Di come Torino parli attraverso i muri, e lo faccia in vari modi, ne discutiamo con Francesca Bragaglia, ricercatrice in tecnica e pianificazione urbanistica del Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, e con Gabriele Marino, ricercatore in semiotica del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’educazione dell’Università di Torino. Entrambi collaborano con il Centro interdipartimentale di studi urbani Omero.
Li abbiamo sollecitati su molti aspetti, da quelli linguistici a quelli urbanistici, cercando insieme di definire una geografia urbana dei graffiti e domandoci se è fisiologico che siano effimeri o se vanno catalogati (o alcuni conservati). Magari come estensione del progetto di mappatura dell'arte urbana a cura del Dist.