Addio alla professoressa Ursula Isselstein
Laureata a Marburg, Ursula ha iniziato la sua docenza di Lingua e Letteratura Tedesca alla Facoltà di Magistero dell'Università di Torino col prof. Sergio Lupi - proseguendo poi la sua attività quale incaricata col prof. Cesare Cases. Nel 1997 ha vinto la cattedra di Germanistica all'Università di Genova, dove ha insegnato fino al 2008.
Militante sul fronte del femminismo, socia del CIRSDe (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere) dell'Università di Torino fin dalla sua fondazione, Ursula ne fu
indimenticata Direttrice nel triennio 1993-1996.
Per la sua attività scientifica Ursula ha ottenuto ampi riconoscimenti sia in Italia che in Germania.
Appassionata di musica e poesia, e sempre attenta ai problemi della didattica, ha pubblicato nel volume “Poesia Tedesca del Novecento” (Einaudi 1989) il prezioso Breviario di metrica tedesca ad uso di studenti e docenti italiani, un efficace strumento tuttora insuperato. A partire dagli anni Ottanta ha fatto parte di un gruppo di ricerca internazionale sulla figura di Rahel Levin Varnhagen, alla quale ha dedicato saggi e interventi, nonché l’istituzione del ”Centro Studi Rahel Levin” presso l'Università di Torino. Una ricerca che le ha conferito un’autorevolezza mai cercata, e tuttavia sempre molto evidente. Le sue pubblicazioni sui carteggi inediti di Pauline Wiesel e Karl Gustav von Brinckmann hanno avuto risonanza internazionale, confermando Ursula Isselstein come massima esperta dell'epistolografia romantica. Summa del suo lavoro di ricerca rimane l'edizione critica dei Tagebücher und Aufzeichnungen di Rahel Levin, curata nel 2019 per l'editore Wallstein di Goettingen.
La nostra comunità perde un’importante studiosa, molti di noi una meravigliosa amica.
A tutti resta l'intenso ricordo di un animo generoso e di un temperamento vitale, accanto a una dolce fermezza nordica e a una nativa intelligenza delle cose del mondo.